Il ciottolo di Lustignano: una testimonianza del passato

Un’importante testimonianza di arte paleolitica, datata a circa 15.000 anni fa,. Fu rinvenuto nel 1972 presso un terrazzamento fluviale dell’Alta Val di Cornia, da un membro dell’Associazione archeologica Piombinese.


Un’importante testimonianza di arte paleolitica, datata a circa 15.000 anni fa,. Fu rinvenuto nel 1972 presso un terrazzamento fluviale dell’Alta Val di Cornia, da un membro dell’Associazione archeologica Piombinese.

Numerosi sono i reperti archeologici rinvenuti nelle vicinanze del borgo dove il più noto, risalente al paleolitico, è un ciottolo piatto di calcare a grana fine con graffito un animale di genere bisonte inciso su una delle facce. Il ritrovamento è avvenuto nella zona denominata “Grotte ai Corvi”. È stato affrontato prima di tutto il problema dell’identificazione dell’animale. Un’analisi approfondita dei caratteri anatomici, associata ad un confronto a livello statistico di alcuni indici caratteristici nei bovi e nei bisonti delle rappresentazioni paleolitiche dell’area mediterranea e franco-cantabrica, ha permesso di propendere per il genere Bison.

Sul piano stilistico si tratta di una rappresentazione di carattere naturalistico, in cui sono presenti i moduli delle ultime rappresentazioni dell’arte franco-cantabrica (stile IV di Leroi-Gourhan, visione prospettica delle zampe anteriori, raffigurazione delle estremità delle zampe, rapporto ventre-zampe posteriori). Non mancano tuttavia certi tratti caratteristici della provincia mediterranea.

Il Ciottolo presenta i tratti tracciati con la sicurezza della mano di un disegnatore che della solida anatomia della bestia aveva certamente conoscenza diretta, quasi come se l’incisore ne avesse voluto catturare l’anima. Tale sembra, del resto, il significato della figurazione: il rito propiziatorio ad una caccia fruttuosa.